SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
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Valori limite di esposizione professionale

I limiti di esposizione negli ambienti di lavoro o TLV (threshold limit value) sono valori di concentrazione di sostanze aerodisperse, più o meno tossiche, al di sotto delle quali la maggior parte dei lavoratori può rimanere esposta ripetutamente tutti giorni senza effetti dannosi per la salute.
Sono previste tre categorie di TLV:
a) TWA (Time Weighted Average), valori di concentrazione mediati su una giornata lavorativa di otto ore al giorno e su 40 ore la settimana ;
b) STEL (Short-Term Exposure Limit), valori di concentrazione per esposizione breve, normalmente mediati su 15 minuti; questa esposizione non può ripetersi per più di quattro volte al giorno assicurando almeno un’ora di intervallo tra esposizioni successive;
c) C (Ceiling), valore di concentrazione che non deve essere mai superato durante il periodo lavorativo.
Alcune sostanze sono tossiche oltre che per inalazione anche per adsorbimento cutaneo o assorbimento attraverso mucose e occhi. In questi casi ai TLV è aggiunta la notazione “cute” .
I TLV raccomandati dall’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) sono limiti adottati in molti Paesi tra i quali l’Italia e sono anche i più aggiornati e i più numerosi. L'ACGIH pubblica anche indici biologici di esposizione.
Ai TLV in molti casi si rifanno i PEL (Permissible Exposure Limits) stabiliti dall’OSHA (Occupational Safety and Health Administration) che è un organismo federale americano.
Con criteri analoghi a quelli dei TLV il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health), una Agenzia federale americana che conduce ricerche sulla sicurezza occupazionale, suggerisce valori limite cosiddetti “REL” (Recommended Exposure Limits).
Per alcune sostanze particolarmente tossiche (es. cancerogene) l’esposizione consentita è nulla e per altre esiste anche un limite che non deve essere mai raggiunto, detto “IDLH” (Immediately Dangerous to Life and Health).
Nel caso di esposizione a miscele di sostanze tossiche il TLV si assume uguale alla media ponderata:


Ad esempio, per una miscela che contiene 5 ppm di dietilamina (concentrazione inferiore al rispettivo TLV-TWA=10 ppm), 20 ppm di cicloesanolo (inferiore al TLV-TWA=50 ppm) e 10 ppm di ossido di propilene (inferiore al TLV-TWA=20 ppm), il TLV-TWA della miscela, calcolato con questa relazione, risulta di 25 ppm, superiore alla somma delle tre sostanze che è 35 ppm e dunque in una situazione del genere si avrebbe una sovraesposizione.
Una media pesata si adotta anche per periodi di esposizione diversi a diverse concentrazioni nell’arco della giornata.


Nel caso, ad esempio, di esposizione a toluene (TLV-TWA=100 ppm) per tre periodi rispettivamente di 2, 2 e 4 ore, a concentrazioni corrispondenti di 110, 330 e 90 ppm, il TVL-TWA complessivo si calcola in 155 ppm. In sostanza, anche se in due dei tre periodi l’esposizione è stata superiore al TLV-TWA medio su 8 ore, l’esposizione complessiva è inferiore a quella limite.
Valori limite di esposizione professionale per alcune diecine di agenti chimici sono stabiliti nell’allegato XXXVIII al D. lgs. 81/2008 e successivi aggiornamenti, l'ultimo dei quali è stato apportato con il D.M. 6 agosto 2012 che ha recepito la direttiva europea 2009/161/UE.